
A partire dal 2 gennaio, la stazione M3 di San Donato ha inaugurato i primi quattro tornelli alti di nuova generazione, segnando l’inizio di un’implementazione più ampia prevista entro la fine di febbraio. In totale, 172 nuovi tornelli saranno installati in altre sei stazioni cruciali, tra cui Duomo M3, Duomo M1, Cadorna M1, Cadorna M2, Centrale M3, e Rogoredo M3. La caratteristica distintiva di questi nuovi varchi è la loro struttura imponente, alta 2.30 metri, che impedisce ogni tentativo di scavalcamento. Dotati di due porte scorrevoli, questi dispositivi sono progettati per rafforzare il sistema di controllo e ridurre l’evasione tariffaria. Tuttavia, i super tornelli di ATM, come sono stati definiti da molte testate giornalistiche, hanno già fallito, come dimostrano dei video in circolazione sui social.
L’altezza maggiore non basta
La decisione di ATM di introdurre questi nuovi tornelli non è stata casuale. Si stima che ogni giorno circa 10mila furbetti non paghino il biglietto per usufruire della metropolitana milanese. Su un milione e mezzo di passeggeri totali che prendono questo mezzo pubblico, si tratta di un numero preoccupante. Le tattiche sono molte: saltare il tornello, chiedere agli addetti ATM di entrare dall’ingresso dei disabili con la scuola che la tessera o il QR non vengano letti dalla macchinetta, attraversare i tornelli approfittando della persona che si ha davanti. I super tornelli dovevano evitare tutto questo, ma il web ci racconta il contrario. “Guerra vinta”, scrivono degli utenti che mostrano in video come sia facile eludere questi tornelli del futuro. I tornelli del 2024 di ATM sono equipaggiati con avanzati sensori in grado di rilevare l’attraversamento simultaneo di due o più persone. Questo sistema invia immediatamente segnalazioni al sistema di supervisione, garantendo un monitoraggio costante e tempestivo degli accessi anomali. Per affrontare il problema dell’evasione, ATM ha già incrementato il numero dei controllori, attualmente fissato a 150, e ha adottato nuove modalità, come la marcatura a zone per l’intera giornata in una stazione. Eppure, non sembrano dare i risultati sperati.
La polemica prima dell’installazione
I nuovi tornelli non convincevano ancor prima della loro installazione. Mentre alcuni sostenevano che l’innalzamento fosse necessario per scongiurare il fenomeno del “salto del tornello,” altri criticavano questa misura, sostenendo che si trattasse di un eccesso di zelo e che un maggiore impiego di controllori potesse essere altrettanto efficace. In ogni caso, la decisione di ATM di investire in questi nuovi tornelli indica un impegno tangibile nella lotta contro l’evasione tariffaria, anche se il dibattito sociale rimane aperto su quale sia la soluzione più equa ed efficace. Tuttavia, l’impegno non basta: i furbetti non si lasciano sconfiggere facilmente. L’inciviltà e la maleducazione cercano sempre di farla franca e sembra che la sola tecnologia, da sola, non riesca a ridurre il fenomeno del salto del tornello.