terzo anello San Siro

La situazione critica dello storico stadio San Siro a Milano è giunta all’attenzione pubblica dopo che video amatoriali girati da tifosi hanno rivelato uno scenario preoccupante all’interno del terzo anello. La struttura, che ha ospitato innumerevoli eventi sportivi e culturali nel corso degli anni, mostra evidenti segni di degrado, con ruggine e crepe nella struttura portante, mettendo in luce una situazione di emergenza che richiede interventi immediati.

L’allarme lanciato nel 2019 e le vibrazioni anomale

Gli allarmi erano stati suonati già nel 2019, quando il terzo anello aveva destato sospetti. In quell’anno, durante la partita Inter-Roma, si registrarono vibrazioni anomale che portarono alla chiusura precauzionale di alcuni settori delle curve del terzo anello, con una riduzione della capienza di 3.000 posti per limitare le sollecitazioni ai pilastri. Nonostante le successive rassicurazioni sulla solidità strutturale, il problema sembra essere tornato a galla, mettendo in discussione la sicurezza complessiva del San Siro. Poi c’è stato l’allarme pilastri nel febbraio 2023, quando un gruppo di tifosi aveva filmato con il cellulare degli ondeggiamenti anomali dei pilastri al terzo anello. Le dirigenze dei club Milan e Inter, ai tempi, erano intervenute per rassicurare i tifosi. Secondo quanto riportato da La Gazzetta dello Sport, le due società avevano assicurato che i dati relativi alla stabilità dello stadio fossero costantemente monitorati dalla Commissione di Vigilanza e che gli indicatori non avessero mai superato le soglie di sicurezza stabilite, garantendo un ambiente sicuro per gli spettatori. È importante notare che all’interno dello stadio sono presenti sensori installati dal Politecnico di Milano, i quali forniscono dati dettagliati sulla stabilità. Questi dati vengono attentamente esaminati dalla Commissione di Vigilanza, sottolineando un approccio rigoroso e basato su evidenze nella gestione della sicurezza dello stadio.  Oggi, con i video di tifosi che evidenziano crepe e ruggine, la situazione è peggiorata notevolmente, portando a una pericolosa emergenza strutturale.

Quanto è grave la situazione?

Nonostante le rassicurazioni sulla solidità strutturale e l’assenza di problemi di sicurezza, il recente deterioramento della struttura suggerisce che i segnali premonitori del 2019 non dovrebbero essere stati ignorati. Una recente perizia tecnica ha rivelato danni significativi, con porzioni di copriferro staccatesi a causa della corrosione delle armature. La proposta di intervento avanzata da un professionista del settore suggerisce lavori di rasatura impermeabile completa di rete in fibra di vetro e l’applicazione di un profilo rompi goccia, con una stima di spesa di circa € 400.000,00. La necessità di proteggere gli spettatori dalla caduta di pezzi di calcestruzzo è un’urgenza che richiede azioni concrete e immediate.

Abbattere lo stadio San Siro o intervenire?

Sembrava si fosse placata la discussione su una possibile demolizione di uno dei simboli milanesi. Eppure, i tifosi sono preoccupati per la propria sicurezza e questo può comportare gravi riduzioni di affluenza. La struttura dello Stadio Meazza è vecchia e obsoleta, sia per quanto riguarda i materiali usati sia per via del suo progetto. Mancano completamente spazi adeguati per intrattenere i tifosi prima e dopo l’evento, non ci sono foyer teatrali o locali adiacenti, vi sono vincoli architettonici difficili da superare che impediscono allo Stadio di essere trasformato in una struttura moderna e accogliente. Si è parlato più volte di demolizione, che ha sollevato non poche polemiche. La scelta di costruire un nuovo stadio condiviso da Inter e Milan, seppur atipica in Europa, è giustificata dai costi. La costruzione di uno stadio moderno sarebbe più economica e permetterebbe ai club di personalizzare le loro aree, contribuendo a massimizzare i ricavi dall’area multifunzionale circostante. 

Inoltre, il progetto di un nuovo stadio offre l’opportunità di creare uno spazio funzionale anche al di fuori delle partite, a differenza dell’attuale scenario improvvisato. La proposta di Inter e Milan non solo mira a risolvere il problema della gestione di San Siro ma punta anche a coinvolgere la città in un processo di innovazione e sviluppo. In questo dibattito tra preservare l’identità e abbracciare il futuro, la demolizione di San Siro potrebbe rappresentare una necessaria evoluzione, pur mantenendo vivo il ricordo di un’icona che ha segnato la storia dello sport e della città di Milano. Quello che ci auguriamo tutti al momento è che si prenda una decisione prima che la sicurezza dei tifosi sia messa a dura prova.